Autonome, l’assegno di maternità arriva fino a 6.330 euro
E’di 35,52 euro al giorno l’assegno di maternità che spetta alle lavoratrici autonome dell’agricoltura (coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali). Importo migliore per artigiane e commercianti: 39,92 euro al giorno. I valori 2022 sono ricavati dai limiti minimi di retribuzione giornaliera fissati dalla legge per i lavoratori dipendenti e autonomi e sono perciò scollegati dall’effettivo reddito realizzato dalle interessate.
L’assegno Inps è pagato per i due mesi prima e i tre mesi dopo il parto, e comprende tutti i giorni compresi nel periodo togliendo i giorni festivi e le domeniche. Ipotizzando un periodo medio di 130 giorni le agricole ricevono 4.620 euro, artigiane e commercianti 5.190 euro.
In caso di interruzione della gravidanza dopo il terzo mese l’indennità è corrisposta per un periodo di 30 giorni. Invece l’interruzione verificatasi dopo il 180° giorno (sei mesi) è invece considerata parto e come tale indennizzata. Prima di pagare i giorni di congedo l’Inps controlla che le interessate siano in regola con il versamento dei contributi.
In alcuni casi si passa dall’indennità di maternità a quella di paternità; ciò avviene quando si verificano alcuni particolari e traumatici eventi riguardanti la madre del bambino. Il congedo al papà spetta in caso di: 1) morte della donna; la morte deve essere attestata con la dichiarazione di responsabilità predisposta nella domanda telematica; 2) grave infermità della madre, comprovata da certificazione sanitaria presentata in busta chiusa; 3) abbandono, o mancato riconoscimento, del figlio da parte della madre; 4) affidamento esclusivo del figlio al padre da parte del giudice; 5) rinuncia totale o parziale della madre lavoratrice al congedo di maternità in caso di adozione o affidamento di minori. Tutti i casi vanno accompagnati dalla relativa documentazione.
Le interessate, se vogliono, possono chiedere anche il congedo parentale (facoltativo) di tre mesi entro l’anno di vita del bambino. In questo caso l’assegno giornaliero Inps scende a 13,32 euro per le agricole e a 14,97 per le altre. Considerando una media di 76 giorni si raggiunge la cifra di 1.010 euro per le agricole e di 1.138 euro per le altre. A questo punto possiamo sommare i due valori per stabilire quanto è “valutato” un figlio dall’Inps nel caso di richiesta di entrambi i congedi. Il risultato è: 5.630 euro alle agricole, quasi 6.330 euro circa ad artigiane e commercianti.
La domanda va trasmessa all’Inps telematicamente. O ci si collega con il sito www.inps.it in due modi: direttamente dal proprio computer, o tramite l’assistenza degli operatori del call-center (803.164 gratis da telefono fisso; 06.164164 da cellulare a pagamento secondo le regole del proprio gestore) oppure si lascia il sentiero dell’Istituto di previdenza e ci si rivolge agli Enti di patronato.
Fonte: www.lastampa.it