Guida alle agevolazioni per la tinteggiatura della tua casa 2024 e 2025
Tinteggiare la propria casa non solo migliora l’estetica degli ambienti, ma può anche aumentare il valore dell’immobile e migliorare la salubrità degli interni. Per il 2024 e 2025 è disponibile un’importante agevolazione per risparmiare sui costi: stiamo parlando del Bonus tinteggiatura interna ed esterna, parte integrante del Bonus ristrutturazione. Scopriamo quali sono i requisiti da osservare e le scadenze da rispettare per approfittare di questo incentivo.
Come funziona il Bonus tinteggiatura 2024
Per tutto il 2024, chiunque voglia rinnovare gli interni della propria casa può godere di un’interessante agevolazione fiscale. Il Bonus tinteggiatura si inserisce nel contesto più ampio del Bonus ristrutturazione, un incentivo pensato per chi intraprende opere di riqualificazione della propria abitazione. Proprio per questo motivo, la sola verniciatura delle pareti non basta per accedere all’incentivo, ma deve infatti essere parte di un progetto di rinnovamento più esteso, che coinvolga l’intera unità abitativa.
Le tipologie di lavori ammessi sono molteplici e includono:
- restauro conservativo
- risanamento
- messa in sicurezza
- ristrutturazione
- manutenzione straordinaria
La detrazione interessa anche i condomini: se i lavori della tinteggiatura vengono effettuati contemporaneamente alla tinteggiatura della facciata del condominio o di altre parti comuni, come le scale o l’androne, sarà possibile beneficiare del bonus tinteggiatura.
Per usufruire del bonus, è necessario che la tinteggiatura sia eseguita da professionisti qualificati, in grado di fornire una documentazione fiscale adeguata, comprensiva di fattura e di un pagamento tracciabile che riporti la causale specifica e i dati del beneficiario.
Riguardo alla scelta dei colori, non esistono restrizioni particolari per gli interni, a patto che siano in linea con le normative locali. Il bonus può estendersi anche alla tinteggiatura esterna, purché questa sia parte di un intervento che modifichi significativamente la facciata dell’edificio.
Bonus tinteggiatura 2024: requisiti e modalità di richiesta all’Agenzia delle Entrate
Per richiedere il Bonus tinteggiatura interna ed esterna, tramite dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, è fondamentale seguire alcune semplici regole. Innanzitutto, tutti i pagamenti devono essere tracciabili, tramite il ricorso a bonifici bancari o postali. È altrettanto importante conservare con cura tutte le fatture e le ricevute di pagamento, poiché saranno essenziali per la richiesta del bonus.
Tramite questa agevolazione è possibile detrarre il 50% della spesa sostenuta per la tinteggiatura fino al 31 dicembre 2024. La detrazione viene suddivisa in dieci rate annuali di pari importo. In pratica, ogni anno, al momento della dichiarazione dei redditi, si potrà recuperare la metà della somma spesa. È bene tenere presente che esiste un tetto massimo di spesa fissato a 96.000 euro.
Bonus tinteggiatura 2025: ipotesi
Come sappiamo, le recenti modifiche al Decreto Superbonus hanno avuto un impatto decisamente negativo su molti Bonus casa, incluso il Bonus ristrutturazione. Per anni, questa agevolazione ha mantenuto una percentuale fissa del 50% con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, grazie alle disposizioni del decreto legge 63/2013.
Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2025, l’incentivo tornerà alla sua aliquota iniziale, scendendo al 36%, con una diminuzione del massimale a 48.000 euro. Nonostante questo calo, il Bonus ristrutturazione rimarrà comunque attivo, a differenza di altre agevolazioni che rischiano di scomparire completamente.
Per concludere, alla luce dei possibili cambiamenti previsti per il 2025, appare evidente l’opportunità di sfruttare al meglio il bonus tinteggiatura nel corso del 2024. L’attuale aliquota del 50% e il massimale di 96.000 euro offrono condizioni decisamente più vantaggiose rispetto a quelle ipotizzate per l’anno successivo. Quindi, se stai valutando un restyling domestico, il 2024 potrebbe essere l’anno ideale per dare nuova vita alle pareti, beneficiando al contempo di un significativo risparmio fiscale.
Fonte: www.pgcasa.it