Naspi, che cosa cambia e come ottenerla
La NASpI – Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego – è l’assegno di disoccupazione introdotto nel 2015 con la riforma del lavoro del governo Renzi, il Jobs Act, che viene riconosciuto ai lavoratori che hanno perso il lavoro. Per ottenere l’indennità mensile è necessario presentare domanda di disoccupazione all’INPS, nel rispetto dei requisiti previsti per legge: vediamo come funziona.
Quali sono i requisiti per poter presentare la domanda di disoccupazione 2021?
L’indennità di disoccupazione 2021 è destinata a tutti i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Con l’addio definitivo all’indennità di mobilità, anche per i lavoratori che hanno subito licenziamenti collettivi verrà corrisposta la Naspi. Sono esclusi i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato. Comunque, dato che l’interpretazione della situazione è personale non si può escludere automaticamente il lavoratore dalla possibilità di accedere al sussidio di disoccupazione.
Oltre alla perdita del lavoro, per ricevere la disoccupazione 2021 occorre essere in possesso di ulteriori requisiti:
- essere in possesso dello stato di disoccupazione;
- avere versato nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione almeno tredici settimane di contribuzione;
- aver maturato almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
Come chiedere lo stato di disoccupazione 2021?
Come illustrato dall’ANPAL nella circolare n. 1/2019, lo stato di disoccupazione si ottiene rilasciando la DID e rispettando uno dei seguenti requisiti:
- non svolgere attività lavorativa sia di tipo subordinato che autonomo;
- essere titolari di reddito da lavoro dipendente o autonomo corrispondente a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al D.P.R. n. 917/1986. In sostanza, non perdono lo stato di disoccupazione coloro che pur lavorando percepiscono somme non superiori ai seguenti limiti: 8.145 euro annui nel caso di redditi da lavoro dipendente; 4.800 euro annui nel caso di redditi da lavoro autonomo.
Le persone in stato di disoccupazione possono iscriversi (o rimanere iscritti) al collocamento ordinario e mirato; per i disoccupati stranieri verrà richiesto anche il permesso di soggiorno e un indirizzo abitativo.
Per mantenere lo stato di disoccupazione la persona non dovrà svolgere alcun tipo di mansione e dovrà presentarsi annualmente presso il Centro per l’impiego per ratificare lo status.
Come fare domanda per la NASpI?
La domanda per ottenere l’assegno di disoccupazione deve essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro, inviandola in modalità telematica al sito dell’INPS. Per svolgere le pratiche, che sono piuttosto semplici e intuitive, si dovrà essere in possesso delle credenziali per accedere al sito INPS: PIN, SPID, CIE o CNS, altrimenti ci si può rivolgere al patronato.
Come si calcola l’importo della disoccupazione?
Per calcolare l’importo della NASpI, bisogna considerare il 75% della retribuzione media mensile ai fini previdenziali percepita negli ultimi quattro anni, qualora la retribuzione percepita fosse inferiore a un importo di riferimento stabilito dalla legge e rivalutato annualmente dall’INPS.
Se la retribuzione media è superiore al predetto importo di riferimento annuo, l’importo dell’assegno di disoccupazione è invece pari al 75% dell’importo di riferimento annuo stabilito dalla legge sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e il suddetto importo stabilito dalla legge.
In ogni caso l’importo dell’indennità non può superare un limite massimo individuato con legge e rivalutato annualmente (1.335,40 euro al mese per il 2020, si attende la circolare INPS di riferimento per il 2021). Il pagamento avviene mensilmente.
Quanto dura la NASpI?
La durata dell’indennità di disoccupazione 2021 dipende dalla storia contributiva del lavoratore, in ogni caso non si possono superare i due anni.
La NASpI, come ogni altro tipo di contributo per la disoccupazione, termina quando il lavoratore ha percepito le giornate d’indennità che gli spettano, comincia un nuovo lavoro, non compare più nelle liste di disoccupazione o diventa titolare di pensione.