Tessera europea di disabilità, status riconosciuto in tutta Europa
L’istituzione di una “tessera europea di disabilità”, che faciliti il riconoscimento del loro status e dia accesso a prestazioni e servizi in tutti e 27 gli Stati membri, è tra i punti cardine della strategia per il periodo 2021-2030 promossa dalla Commissione europea per tutelare i diritti delle persone con disabilità e garantire loro la piena partecipazione alla società su un piano di parità con gli altri.
Negli ultimi decenni sono stati compiuti progressi nell’accesso ad assistenza sanitaria, istruzione, occupazione, attività ricreative e vita politica, ma permangono molti ostacoli. La nuova strategia guiderà l’azione degli Stati membri e delle istituzioni dell’Ue, basandosi sui risultati conseguiti nei dieci anni precedenti e provando a offrire soluzioni alle sfide future, come previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
“La protezione dei diritti delle persone con disabilità deve essere al centro dei nostri sforzi, anche nella risposta al coronavirus, che le ha colpite duramente” ha dichiarato la vicepresidente per i Valori e la trasparenza Vera Jourová.
Entro il 2023 la Commissione europea pubblicherà una guida per gli Stati membri in materia di vita indipendente e inclusione nella comunità. Inoltre, l’Unione svilupperà un dialogo strategico con gli altri Stati che sono parti e firmatari della convenzione delle Nazioni Unite, nonché con altre organizzazioni regionali. Nell’ambito di tale strategia saranno organizzati dialoghi strutturati e sarà rafforzata la cooperazione in materia di accessibilità e occupazione.
DISABILITA’ IN EUROPA
Secondo la relazione mondiale sulla disabilità, circa il 15% della popolazione mondiale è affetto da qualche forma di disabilità. Per questo nel 2021 la Commissione aggiornerà il suo pacchetto di strumenti per un “approccio basato sui diritti, che comprende tutti i diritti umani per la cooperazione allo sviluppo dell’Ue”, al fine di affrontare tutte le disuguaglianze.
Secondo i dati della Commissione non solo il 52% delle persone con disabilità si sente discriminato. Solo il 50% ha un lavoro, rispetto al 75% delle persone senza disabilità, per questo Bruxelles invita gli Stati membri a sfruttare il loro potenziale e a migliorare la loro posizione sul mercato del lavoro. Ben il 20 % dei giovani con disabilità abbandona precocemente la scuola: l’esecutivo comunitario invita gli Stati membri a creare scuole inclusive e innovative per tutti.
La strategia proporrà anche azioni volte a migliorare la protezione sociale, visto che le persone con disabilità corrono un rischio maggiore di diventare vittime di violenze e abusi nel proprio ambiente domestico e nelle istituzioni.