Tecnologie all’avanguardia per il bonus risparmio idrico
Il bonus risparmio idrico e bonus acqua potabile insieme al bonus sociale idrico sono i tre bonus che riguardano un bene prezioso e speciale come l’acqua. Questi bonus sono inseriti all’interno del quadro generale degli interventi previsti dal PNRR per gli obiettivi dell’agenda 2030 per la sostenibilità.
Che cos’è il Bonus risparmio Idrico?
Al contrario del bonus sociale idrico che per tutte le famiglie con un ISEE basso prevede una scontistica direttamente sulla bolletta del consumo idrico, il bonus risparmio idrico 2023 fa parte di una serie di agevolazioni fiscali pensate per incentivare l’uso di nuove apparecchiature o tecnologie all’avanguardia che consentono un risparmio di risorse. Permette di ottenere, infatti, dei vantaggi economici a chi sceglie vasi sanitari, rubinetti e docce di ultima generazione, che limitano il consumo e quindi lo spreco d’acqua. Un rubinetto che perde, il famoso gocciolio che infastidisce, consuma in media fino a 120 litri d’acqua al giorno, mentre uno sciacquone che perde equivale a oltre 600 litri al giorno.
A tutti coloro che si trovano nella situazione di cambiare le apparecchiature idriche per il bagno e la cucina o che le installano per la prima volta, lo Stato prevede un’agevolazione fiscale pari al 50% della spesa fino ad un massimo di 1.000 euro IVA inclusa, erogato in ordine di presentazione della domanda e fino ad esaurimento dei fondi. Il bonus rientra nella categoria degli aiuti economici sul consumo di energia rivolti soprattutto a persone che hanno bisogno di aiuto perché in difficoltà economiche.
Tuttavia, non bisogna presentare l’ISEE in quanto il bonus è previsto solo per tutti quelli che installano le nuove apparecchiature per il bagno e cucina relativi alla regolazione del flusso di acqua.
Alcuni esempi sono:
- rubinetti e docce a soffione o a colonna con apparecchi a flusso d’acqua limitato;
- vasi sanitari in ceramica con un sistema a scarico ridotto.
Infatti, queste apparecchiature di ultima generazione riescono ad assicurare un notevole risparmio di consumo di acqua e quindi lo Stato ha deciso di premiare tutti coloro che, acquistandoli, contribuiranno alla riduzione dei consumi di acqua.
Requisiti per il Bonus risparmio Idrico
Nello specifico, possono usufruire dell’agevolazione:
- persone fisiche che abbiano compiuto 18 anni di età, indipendentemente dall’ISEE;
- individui con regolare residenza in Italia;
- le persone che risultano titolari di proprietà di edifici o parte di edifici a scopo residenziale, commerciale o artigianale oppure di singole unità abitative. In entrambi i casi gli immobili devono essere già esistenti;
- persone che godono dei diritti civili.
Il bonus può essere richiesto esclusivamente una volta. Non è quindi usufruibile da parte di persone che lo hanno già utilizzato. Il bonus era stato Istituito nel 2021, è stato poi prorogato nel 2022 e per tutto il 2023 fino al 31 dicembre, con l’attuale Legge di bilancio inserendo alcune novità.
Le novità sul Bonus risparmio Idrico 2023
L’attuale legge di bilancio, prorogando il bonus per tutto il 2023, ha inserito delle importanti novità. Nello specifico vengono inseriti all’interno dell’agevolazione anche i costi sostenuti per smontare le apparecchiature preesistenti in sostituzione di quelle nuove, e affinché i requisiti del bonus risparmio idrico siano soddisfatti gli interventi devono rispondere alle seguenti indicazioni tecniche:
- vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto dal volume pari o inferiore a 6 litri d’acqua al minuto;
rubinetti per il bagno e/o la cucina con apparecchi che regolano lo scorrimento dell’acqua con volume pari o minore di 6 litri al minuto; - docce a soffione o a colonna con appositi dispositivi di limitazione del flusso dell’acqua con volume pari o inferiore a 9 litri d’acqua al minuto;
Restano invece invariati:
- la somma di denaro concessa per l’agevolazione, pari a 1000 euro al massimo;
- le condizioni per richiedere il bonus.
Attenzione però non è ancora possibile richiedere il Bonus idrico 2023. La piattaforma del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), infatti, è stata chiusa in seguito all’erogazione dei rimborsi dell’anno precedente e non ci sono ancora le direttive per le domande dell’anno in corso.
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