Bonus da 200 euro per i redditi sotto i 35 mila euro

Il governo ha messo in campo un primo intervento per sostenere i redditi medio-bassi, tra i quali anche quelli dei lavoratori autonomi. Si tratta di un bonus “una tantum” anti-inflazione da 200 euro, per i lavoratori e i pensionati con reddito sotto i 35 mila euro. Nel caso dei pensionati sarà erogato a luglio, mentre per i dipendenti sarà il datore di lavoro a recuperare l’importo al primo pagamento di imposta possibile. Il bacino dei soggetti destinatari del sostegno ammonta a 28 milioni, compresi i lavoratori autonomi.

Si tratta di importanti sostegni economici rivolti alle famiglie e imprese italiane, compresi nel decreto aiuti da 14 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto alla cifra di cui si parlava nei giorni scorsi. Una parte di queste risorse provengono dai risparmi realizzati nelle pieghe del bilancio pubblico, pari a circa 8 miliardi, come spiegato dal Ministro dell’Economia Daniele Franco, e in parte dal prelievo straordinario sugli extraprofitti, che passa dal 10% precedente al 25%.

Per le imprese è previsto un ventaglio di interventi che vanno dall’estensione del credito d’imposta per le energivore fino all’erogazione di aiuti per 200 milioni rivolti a quelle aziende che sono state fortemente danneggiate dalla guerra, per via dei mancati scambi commerciali con l’Ucraina, la Russia e la Bielorussia. Per evitare lo stop nei cantieri o un loro rallentamento, a causa dei forti aumenti delle materie prime, sono stati stanziati tre miliardi, come indicato dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.

Un’altra importante novità riguarda il rinnovamento del bonus bollette per il terzo trimestre di quest’anno, che diventa retroattivo. Se l’Isee viene presentato dopo il pagamento, lo sconto arriva nella bolletta successiva; nel caso in cui non sia possibile la compensazione, viene effettuato il rimborso. Per i redditi più bassi giungeranno aiuti per gli affitti e anche per i trasposti pubblici.

Un altro decreto estende all’8 luglio il taglio delle accise sui carburanti, fatto che si traduce in uno sconto di circa 30 centesimi al litro. Alle misure su benzina, diesel e Gpl, si aggiungono anche quelle sul metano, la cui accisa sul metano auto viene ridotta a zero. L’IVA scende dal 22 al 5 per cento.

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