Assegno per genitori single disoccupati con figli disabili (c.d bonus mamme single): ecco le regole
Il decreto stabilisce destinatari e requisiti del bonus per genitori single disoccupati o monoreddito di figli a carico con almeno il 60% di disabilità certificata
E’ stato finalmente firmato il decreto attuativo che stabilisce i criteri e le modalità relative alla misura cosiddetta del “Bonus mamme single di figli con disabilità”, da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze.
Si tratta di una misura che era stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 (art. 1, commi 365 e 366, L. 30 dicembre 2020, n. 178, come modificato dall’art. 13 bis, comma 1, del D.L. n. 41/2021, convertito in L. n. 69/2021), poi allargata non solo alla figura della madre, ma anche del padre dei nuclei monoparentali, che prevede un contributo erogato dall’INPS per i genitori disoccupati o monoreddito, con figli con disabilità.
In linea generale, la misura riconosceun contributo mensile di massimo 500 euro, a uno dei genitori disoccupati o monoreddito, facenti parte di nuclei familiari monoparentali con figli a carico con una disabilità non inferiore al 60%. Questo per gli anni 2021, 2022 e 2023.
Per poter avere il beneficio, il genitore dovrà presentare la domanda ogni anno, inoltre questo assegno non concorre alla formazione del reddito.
Vediamo il contenuto del decreto che disciplina criteri per determinare i destinatari, ma anche modalità di presentazione ed entità del contributo.
CHI SONO I BENEFICIARI
La misura è per genitori monoreddito o disoccupati, facenti parti di nuclei monoparentali, ovvero devono essere:
1. Genitore (Mamma o papà) disoccupato o con un reddito da lavoro dipendente non superiore ai 8.145 euro all’anno o di 4.800 euro annuo se da lavoro autonomo.
2. Monoreddito, ovvero ricavare il proprio reddito esclusivamente dall’attività lavorativa o percettore di un trattamento pensionistico previdenziale. Si prescinde comunque dalla eventuale proprietà della casa di abitazione
3. In nucleo familiare monoparentale, ovvero in presenza di un solo genitore con a carico uno o più figli con disabilità.
REQUISITI DEL FIGLIO CON DISABILITÀ
La misura è riconosciuta al genitore in possesso dei requisiti sopra elencati e che abbia uno o più figli:
1. con disabilità riconosciuta non inferiore al 60%
2. a carico, ovvero mantenuti dal proprio genitore. Per essere considerato a carico, il figlio deve avere un reddito inferiore ai 4.000 euro fino ai 24 anni e inferior ai 2.840,51 con più di 24 anni
REQUISITI PER PRESENTARE DOMANDA
Per poter beneficiare del beneficio, il genitore richiedente deve essere in possesso di tutti i seguenti requisiti:
– essere residente in Italia
– avere un ISEE non superiore ai 3.000 euro. Nel caso di nuclei con minorenni l’ISEE è calcolato ai sensi dell’articolo 7 del decreto del consiglio dei ministri n.159 del 2013
– essere disoccupato o monoreddito
– fare parte di un nucleo familiare monoparentale
– fare parte di un nucleo familiare con figli a carico con disabilità riconosciuta non inferiore al 60%,
A QUANTO AMMONTA L’ASSEGNO
Il bonus genitore viene erogato dall’INPS, su domanda del genitore, ogni mese a partire da gennaio e per tutto l’anno. L’importo è di 150 euro mensili.
L’assegno aumenta all’aumentare del numero dei figli a carico con disabilità riconosciuta di almeno il 60% (fermi restando i requisiti per il genitore):
– nel caso di due figli a carico con una disabilità di almeno il 60%, l’importo erogato sarà di 300 euro mensili complessivi.
– nel caso di più di due figli a carico con una disabilità di almeno il 60%, l’importo erogato sarà di 500 euro mensili complessivi.
COME PRESENTARE DOMANDA
La domanda deve essere presentata annualmente dal genitore che intende beneficiare della misura, in via telematica, attraverso gli appositi moduli dell’INPS. Sarà l’INPS stessa a diramare una circolare con modalità e scadenze per l’invio della domanda.
PRIORITÀ DELLE DOMANDE
Per coprire la misura sono stati messi a disposizione 5milioni di euro per ogni anno dal 2021 al 2023. Se le risorse non saranno sufficienti, si procederà con gradi di priorità. In primis si darà priorità alle domande dei richiedenti con ISEE più basso. A parità di ISEE sarà data priorità ai richiedenti con figli minorenni non autosufficienti. A scalare in base poi al grado di disabilità.
QUANDO DECADE IL DIRITTO ALL’ASSEGNO
Gli aventi diritto beneficiano dell’assegno per una annualità, a meno che non si verifichino uno dei seguenti casi, che devono essere tempestivamente comunicati all’INPS:
– decesso del figlio
– decadenza della responiosabilità genitoriale
– affidamento dei figli a terzi
Inoltre l’assegno viene sospeso per tutto il periodo del ricovero, nel caso in cui il figlio con disabilità sia stato ricoverato in istitituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello stato.
Ricapitolando:
L’assegno può essere richiesto da uno dei genitori:
– con ISEE inferiore ai 3.000 euro,
– disoccupato o monoreddito (reddito da lavoro dipendente non superiore ai 8.145 euro all’anno o di 4.800 euro annuo se da lavoro autonomo)
– in un nucleo familiare monoparentale,
– con a carico un figlio con disabilità di almeno il 60%.
L’importo è di:
– 150 euro mensili con un figlio a carico con disabilità oltre il 60%
– 300 euro mensili con due figli a carico con disabilità oltre il 60%
– 500 euro mensili con più di due figli a carico con disabilità oltre il 60%
Fonte: disabili.com